mercoledì 17 gennaio 2018

Energie da fonte rinnovabile: 75% a fondo perduto in zona rurale

Sono in scadenza alcuni interessantissimi bandi per lo sviluppo delle zone rurali.

Infatti il P.S.R. Sicilia, oltre a finanziare progetti per l'agricoltura, finanzia anche progetti per lo sviluppo rurale e per l'ampliamento dei servizi e delle strutture in zona rurale.

Le zone rurali, sono identificate nell'allegato 6 del P.S.R. Sicilia, e sono i Comuni delle Aree C e D, ove è possibile effettuare i seguenti investimenti:


- Ristrutturazione e miglioramento di beni immobili strettamente necessari ad ospitare gli impianti e
annesse nuove costruzioni purché strettamente legate agli impianti di produzione di energia, la cui spesa ammissibile non potrà superare il 20% dell’importo di progetto;
- Opere murarie, edili e di scavo per la realizzazione delle reti di distribuzione;
- Acquisto di nuovi impianti, macchinari, attrezzature e forniture per la produzione di energia compresi quelli per la lavorazione e la trasformazione della materia prima;
- Acquisto di hardware e software necessari all'attività; 
- Impianti di lavorazione di biomasse agro-forestali, purchè inseriti nel processo di produzione di
energia;
- Centrali termiche con caldaie alimentate prevalentemente a cippato o a pellets, aventi potenza massima di 1 MW elettrico;
- Impianti per la produzione di energia da biomassa, aventi potenza inferiore ad 1 MW;
- Impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, aventi potenza massima di 200 KW per il fotovoltaico e di 60 KW per il minieolico, con divieto di realizzare impianti fotovoltaici a terra;
- Impianti a biogas di potenza massima di 250 KW alimentati da sottoprodotti e da biomassa residuale di origine agricola e/o agroindustriale, e da colture non alimentari;
- Impianti ausiliari finalizzati alla realizzazione delle tipologie previste ai punti precedenti e impianti di co-generazione per la produzione combinata di elettricità e calore;
- Realizzazione e/o adeguamento di volumi tecnici e strutture necessari all’attività e di quanto necessario all’allacciamento alle linee elettriche.

Nel caso in cui il beneficiario acceda agli incentivi previsti dalla normativa nazionale vigente per la
realizzazione di impianti per la produzione e vendita di energia rinnovabile, sulla base della dichiarazione fornita dallo stesso, sarà applicata una riduzione percentuale dell'aiuto, al fine di rispettare il massimale del 75% previsto dall'operazione.

Spese generali e di progettazione collegate alle spese di cui ai punti precedenti nel limite massimo del
12% dell’importo dell’investimento. Non è ammissibile l’acquisto di attrezzature di seconda mano
nonché quanto previsto e alle condizioni sancite all’art. 13 del Reg. Delegato (UE) n. 807/2014 della
Commissione.

Gli investimenti sono ammissibili all’aiuto alle seguenti condizioni:
- gli impianti non dovranno essere alimentati con biocombustibili o biomasse derivanti da colture dedicate per l’alimentazione umana, ma solo da biomasse di scarto provenienti dall’attività agricola e/o agroindustriale o provenienti dalla cura delle foreste esistenti;
- l’installazione degli impianti che utilizzano l’energia solare venga effettuata esclusivamente sopra
edifici, pensilline, tettoie, e comunque senza consumo di suolo;
- obbligo di produzione di ammendante organico (mediante compostaggio) per gli impianti per la
produzione di biogas: saranno sostenuti esclusivamente gli investimenti che prevedono il compostaggio del digestato ai fini della produzione di ammendante organico;
- il rendimento energetico dell’impianto in termini di MWh/anno termiche deve essere pari o superiore all’85%, ai sensi dell’allegato 2 al D.Lgs.n. 28/2011, esclusa la mera dissipazione;
- l’impianto deve garantire emissioni in atmosfera “poco significative” a norma del D.Lgs. n. 152/2006, art. 272, comma 1;
- l’impianto di cogenerazione per la produzione di energia elettrica da biomassa di scarto deve garantire un utilizzo di energia termica di almeno il 40% dell’energia termica totale prodotta dall’impianto;
- l’energia prodotta dagli impianti realizzati deve essere destinata in prevalenza al mercato, per una quota dunque superiore al 50% ;
- presentazione di accordi di vendita (ovvero preaccordi) sottoscritti al momento della domanda, che
dovranno essere regolarizzati al termine dell’azione finanziata;
-l’impianto per la produzione di energia da biomassa deve avere una potenza inferiore a 1 MW elettrico;
- l’impianto per la produzione di energia da biomassa deve essere realizzato nel rispetto della Direttiva 2009/125/CE (Ecodesign) prevedendo l'adozione di specifici criteri di progettazione, allo scopo di ridurne l'impatto ambientale e migliorarne l'efficienza energetica;
- per gli impianti per la produzione di energia idroelettrica (micro-idrico), in ragione del EU Pilot
6011/2014 idroelettrico dovrà essere fornita documentata dimostrazione di non compromissione della
qualità del corpo idrico interessato dal prelievo, ovvero il non deterioramento dello stato dei singoli
elementi di qualità dei corpi idrici, attraverso la valutazione del potenziale impatto dell'impianto e del
prelievo sul corpo idrico.

La disponibilità deve risultare a pena di inammissibilità da:
a) titolo di proprietà;
b) titolo di usufrutto;
c) contratto di affitto scritto e registrato;
d) atto di conferimento ad una cooperativa di conduzione o a società/consorzio/azienda di gestione;
e) comodato, che preveda la clausola d’irrevocabilità del contratto in deroga all’art. 1809, comma 2 e
art. 1810 del codice civile, per la durata del vincolo;
f) concessione demaniale.


Alcuni Comuni in cui potere fare degli investimenti:

Roccamena, Corleone, Camporeale, Poggioreale, Monreale, San Giuseppe Jato, San Cipirello, Prizzi, Palazzo Adriano, Salaparuta, Contessa Entellina, Bisacquino, Campofiorito, Giuliana, etc...


Scadenza rilascio della domanda:

31/01/2018


info:
angelo.moscarelli@gmail.com
3886537597

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