lunedì 7 marzo 2016

PSR in pillole - Fondi Europei agli agricoltori M4.1

La nuova sottomisura 4.1 è l'equivalente della vecchia 121, così come la 6.1 lo è con la 112, ovviamente con le dovute modifiche che il legislatore ha ritenuto opportuno applicare.

Ma, che voi siate giovani o meno, che siate al primo insediamento o meno, questa misura può fornire un aiuto importante per l'ammodernamento della vostra azienda, in quanto è sicuramente quella più utile per la stragrande maggioranza delle imprese.

Entrando nel merito, vediamo chi sono i beneficiari di tale misura:
Agricoltori e associazioni di agricoltori che gestiscono aziende che possiedono una dimensione economica minima in termini di Produzione Lorda Standard Aziendale di:
- almeno 15.000 euro di Produzione Standard Totale Aziendale nelle isole minori, nelle zone montane e con svantaggi e nelle aree Natura 2000;
- almeno 25.000 euro di Produzione Standard Totale Aziendale nelle altre zone.
Nel caso di società, il controllo effettivo deve rimanere in capo agli agricoltori.
Inoltre, nel caso di investimenti che prevedono interventi di trasformazione e commercializzazione, il prodotto oggetto di trasformazione e commercializzazione deve essere prevalentemente (almeno il 70%) di provenienza aziendale.
 

Il livello contributivo è pari al 50% del costo dell’investimento e potrà essere maggiorata di un ulteriore 20% nei seguenti casi:

a) investimenti ammissibili realizzati da giovani agricoltori (clicca sul link per maggiori dettagli), compreso il requisito dell'età, ad eccezione del solo requisito relativo all’insediamento.

b) investimenti collettivi e dei progetti integrati che coinvolgono un sostegno in più di una misura;

c) investimenti ammissibili in zone montane, zone soggette a vincoli naturali significativi diverse
dalle zone montane e zone soggette ad altri vincoli specifici (Allegato 1 al PSR);

d) interventi sovvenzionati nell’ambito del PEI in materia di produttività e sostenibilità;

Ecco le Priorità di tipo trasversale su tutti i comparti produttivi:
- Investimenti proposti da Imprenditori Agricoli professionali (IAP);
- Investimenti proposti da imprenditori agricoli che gestiscono un ‘azienda di dimensioni
economica (PLT)) di almeno 50.000 euro ;
- Aziende assoggettate al regime di agricoltura biologica;
- Aziende con produzioni IGP o DOP;
- Iniziative finalizzate alla concentrazione dell’offerta proposte da associazioni di agricoltori ;
- Iniziative finalizzate al completamento della filiera;
- Investimenti per la la produzione e l’uso di energie alternative;

Qui invece sono riportati gli investimenti prioritari nei settori produttivi:
Produzioni Vegetali
Comparto cerealicolo
- Sistemi di stoccaggio dimensionati sulla produzione aziendale per la differenziazione del prodotto e una migliore conservazione della qualità merceologica ed igienico-sanitaria.

Comparto orticolo
- Concentrazione dell’offerta con la realizzazione di centri interaziendali di confezionamento e commercializzazione con particolare riferimento alla logistica.
- Acquisto macchine specializzate per l’esecuzione delle operazioni colturali e della raccolta per ridurre i costi di produzione.
- Realizzazione di strutture serricole con sistemi di riciclaggio dell’aria ai fini del
miglioramento della salubrità degli ambienti di lavoro;

Comparto florovivaistico
- Concentrazione dell’offerta mediante la realizzazione di centri interaziendali di
confezionamento e commercializzazione con particolare riferimento alla logistica.

Comparto agrumicolo
- Concentrazione dell’offerta mediante la realizzazione di centri interaziendali di
confezionamento e commercializzazione con particolare riferimento agli aspetti logistici.
- Acquisto macchine specializzate per l’esecuzione delle operazioni di potatura e della raccolta per ridurre i costi di produzione e accrescere la qualità merceologica dei prodotti.
- Interventi di riconversione varietale in funzione di specifiche nuove esigenze di mercato.
- Realizzazione di nuovi impianti mediante l’utilizzo di portinnesti tolleranti al Citrus Tristeza Virus (CTV).

Comparto frutticolo
- Concentrazione dell’offerta mediante la realizzazione di centri interaziendali di
confezionamento e commercializzazione con particolare riferimento alla logistica.
- Acquisto di macchine per l’esecuzione dell’operazione di potatura (meccanizzata) e di
macchine e/o attrezzature specializzate e agevolatrici per la raccolta.
- Interventi di riconversione varietale in funzione di specifiche nuove esigenze di mercato.

Comparto olivicolo, vitivinicolo e frutta in guscio
Acquisto di macchine per l’esecuzione dell’operazione di potatura (meccanizzata e non
portatile) e di macchine e/o attrezzature specializzate e agevolatrici per la raccolta.

Produzioni animali
Comparto Carne bovino, ovicaprino e suino
- Realizzazione di interventi per il miglioramento del processo produttivo dal punto di vista
igienico-sanitario finalizzato all’innalzamento della qualità della carne e dei suoi derivati.
- investimenti destinati al recupero, trattamento e valorizzazione di residui, rifiuti, reflui, sottoprodotti zootecnici e residui vegetali per la produzione di energia rinnovabile e perl’utilizzazione agronomica.

Comparto Lattiero-caseario
- investimenti destinati al recupero, trattamento e valorizzazione di residui, rifiuti, reflui,
sottoprodotti zootecnici e residui vegetali per la produzione di energia rinnovabile e per l’utilizzazione agronomica.
- Realizzazione di interventi per il miglioramento del processo produttivo dal punto di vista
igienico-sanitario finalizzato all’innalzamento della qualità del latte e dei suoi derivati

Comparto avicolo
- Realizzazione di interventi per il miglioramento del processo produttivo dal punto di vista
igienico-sanitario finalizzato all’innalzamento della qualità della carne e delle uova
- Realizzazione di interventi per gli allevamenti avicoli a terra per la produzione di carne e uova.

Comparto zootecnico allevamenti minori:
- Realizzazioni di interventi per il miglioramento del processo produttivo (apicoli, elicicoli, equini, cunicoli, cani, selvaggina a scopo di ripopolamento).

Costi ammissibili


1) acquisizione, costruzione e/o miglioramento di beni immobili (terreni, fabbricati, viabilità aziendale, viabilità ed elettrificazione aziendale) al servizio della produzione, dell’attività di allevamento, della lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti; l’acquisto dei suddetti immobili è consentito esclusivamente nel caso in cui gli stessi siano connessi e funzionali agli investimenti proposti, nei limiti e alle condizioni previste dalla normativa comunitaria (art. 65 Reg 1303/13);

2) realizzazione di nuovi impianti, nonché la ristrutturazione e la riconversione colturale e varietale di
colturali poliennali, l’acquisto di macchine ed attrezzature agricole nuove, di macchinari e attrezzature nuove per la conservazione, lavorazione, trasformazione e commercializzazione di
prodotti di cui all’allegato I del TFUE. Sono ammissibili solo macchine e attrezzature di tecnologia
superiore di quella utilizzata prima dal beneficiario in termini di produttività, risparmio energetico o
effetto sull’ ambiente;

3) acquisto e posa in opera di materiale ed attrezzature necessarie per prevenire i danni da fauna
selvatica;

4) acquisto di attrezzature informatiche e telematiche finalizzate alla gestione aziendale, all’accesso a
servizi telematici, al commercio elettronico;realizzazione di strutture e dotazioni per la logistica aziendale; in particolare investimenti per la concentrazione, lo stoccaggio, la conservazione, il condizionamento (catena del freddo), l’imballaggio, la movimentazione interna dei prodotti, compresi i programmi informatici specifici (hardware e software) per la gestione delle predette fasi.

5) realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili che rispettino i criteri
minimi di efficienza previsti dalla normativa vigente in materia e che siano commisurati ai
fabbisogni energetici di autoconsumo. Ai fini della produzione di energia da fonti rinnovabili non si
potranno realizzare impianti e utilizzare materie prime e prodotti intermedi che generano consumo di
suolo destinato all’agricoltura. Nel caso di impianti il cui scopo è la generazione di energia elettrica
da biomassa, i costi saranno ritenuti ammissibili solo se la materia prima è costituita esclusivamente
da sottoprodotti, scarti, rifiuti, reflui zootecnici, conformemente a quanto previsto nell’AP. Tale
tipologia di impianto dovrà prevedere l’utilizzo, da parte dell’azienda, di almeno il 40% dell’energia
termica prodotta, nonchè soddisfare i criteri di sostenibilità applicabili stabiliti a livello nazionale e
di Unione, incluso l'articolo 17, paragrafi da 2 a 6, della direttiva 2009/28/CE. Sono previsti contributi in natura ai sensi dell’art. 69 del reg. UE n. 1303/2013, limitatamente all’utilizzo di
attrezzature o del parco macchine aziendale e alle prestazioni di lavoro (opere in economia), per la
sola realizzazione di opere di miglioramento fondiario (sistemazioni dei terreni, impianti arborei, di
regimazione delle acque, chiudende e recinzioni, ecc.); sono escluse dai contributi in natura lerealizzazioni di opere edilizie;

Nell’ambito del “pacchetto giovani”, ai sensi del comma 5 dell’art. 17 del regolamento n. 1305/2013, per gli investimenti effettuati al fine di rispettare i requisiti connessi agli obblighi comunitari in vigore che si applicano alla produzione agricola, il sostegno può essere fornito per un periodo massimo di 36 mesi dalla data di insediamento.

Per beneficiare del sostegno le imprese devono presentare un piano aziendale degli investimenti in cui si dimostra la sostenibilità economico-finanziaria degli interventi ed il miglioramento del rendimento globale dell’azienda. e un progetto esecutivo per il quale potete chiedere maggiori informazioni a  angelo.moscarelli@gmail.com

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